Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare,
Matteo, 25,35-44
ho avuto sete e mi avete dato da bere;
Matteo, 25,35-44
ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito,
Matteo, 25,35-44
malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Matteo, 25,35-44
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare,
Matteo, 25,35-44
assetato e ti abbiamo dato da bere?
Matteo, 25,35-44
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito?
Matteo, 25,35-44
E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?
Matteo, 25,35-44
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me.
Matteo, 25,35-44
"Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare", non solo pane per la pancia. "Ho avuto sete e mi avete dato da bere", non solo per dissetare il corpo, ma l'acqua della vita! E ancora: mi avete vestito! O di vestiti ne abbiamo a migliaia, ma noi parliamo dell'abito di Dio, l'abito della grazia!"
Fratel Ettore
Case e centri
Casa Betania delle Beatitudini
È il centro operativo, il punto di partenza e di ritorno di tutte le iniziative ed è la sede legale dell’Opera. Qui è sepolto Fratel Ettore. Ospita tutte quelle persone che riusciamo a strappare alla strada. Persone molto fragili, spesso con problemi mentali, che hanno avuto dipendenza da alcol e per la maggior parte malate. Non sono persone per le quali è previsto un “progetto di reinserimento sociale”. L’accoglienza è vita natural durante, a meno che la persona non decida di andarsene. Non riceviamo persone con dipendenze attive, problemi psichiatrici gravi o malati che richiedano un’assistenza specializzata e continua.
Sempre a Casa Betania abbiamo due reparti denominati Reparti difficoltà abitativa, è il nostro apporto al problema abitativo esploso: sempre più persone, anche a rischio grave povertà, anziane, anche coppie sposate, subiscono uno sfratto, sono in attesa di entrare in una Rsa, o non riescono più a pagarsi l’affitto, o non ottengono la casa popolare e rimangono in una terra di mezzo difficile da gestire sia a livello emotivo che economico e, da parte dei Comuni e dei servizi sociali, difficili da gestire a livello pratico. L’accoglienza sarà temporanea, massimo un anno, in attesa della soluzione; nel caso diventi definitiva sarà valutato ingresso nella Comunità residenziale.
Corso Isonzo 90 Seveso (MB) tel. 0362-551332
Villaggio della Misericordia
Qui trovano rifugio 150 persone a notte. Consta di due dormitori, uno femminile e uno maschile. L’accoglienza è gratuita e dura sei mesi. Si entra alle 21:00 e si esce al mattino dalle 07:00 alle 08:00; il dormitorio è anche un buon osservatorio per individuare i più fragili, quelli che sarebbero da Comunità, ma sono irriducibili e preferiscono ancora girovagare. Evitiamo di accogliere giovanissimi (18/20 anni) e, in caso di emergenza, per tempi brevissimi; mentre non accogliamo persone maggiori di 65 anni.
Via Assietta, 32 Affori (MI) tel. 02 6620 1720
Nostra Signora di Loreto
È la nostra piccola tenuta agricola, abbiamo un vigneto e un uliveto, oltre ad un grande orto e 7 galline bianche livornesi. Ospita per tutto l’anno una piccola comunità residenziale che funge da custode, ma durante i periodi della raccolta delle olive o della vendemmia o della preparazione della conserva di pomodori, è necessario aumentare le braccia lavoro e quindi la comunità raddoppia i suoi ospiti fino ad una ventina di presenze.
Contrada Colle Spaccato 15 Bucchianico (CH) tel. 0871-381058
La Nostra Casa
Per persone che non sono così fragili da essere inserite nella comunità residenziale, ma neanche così “indipendenti” e in forze per reggere il regime del dormitorio. Si tratta di persone seguite dai servizi sociali e hanno comunque la prospettiva di trovare una sistemazione definitiva altrove. L’età non sarà inferiore ai 40 anni e sarà comunque valutato l’argomento in sede di colloquio. Anche qui si tratta di accoglienza temporanea di 6 mesi più 3, e alla fine potrà essere valutato ingresso in Comunità residenziale o un tempo in dormitorio.
Fratel Ettore
è nato il giorno della Madonna, 25 marzo 1928.
“I miei genitori posso dire che mi hanno educato alla santità, ma altri emissari di Satana, giovinastri, mi portavano via da Dio, mi pagavano per bestemmiare, mi insegnavano cose immonde.
1945, 25 ottobre. Sono uscito dalla fognatura dei miei peccati. Ero in un santuario a Caprino Veronese, davanti a una immagine dove c’era la Pietà, la Madonna con Gesù morto in braccio.
Dopo la confessione e la comunione, la messa, il parroco batte le mani: “Andiamo a casa”. Ma io rimango là, davanti a quella immagine.
Guardo quella madre, quel Cristo morto e dico:
“Madre, quel Cristo te l’ho ucciso anch’io con le mie bestemmie. Aiutami”
Da quel momento, se mi credete, mi sento portato in braccio.
Non io porto in braccio la Madonna, ma Lei porta me.”
(da una testimonianza del 2003)
Fratel Ettore Boschini, dell’Ordine di san Camillo, è nato al Cielo il 20.08.2004
I nostri pilastri
Povertà
Provvidenza
Preghiera
Povertà
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Preghiera
Opera
Fratel Ettore
Siamo una Comunità di aiuto che si lascia aiutare, nata dalla preziosa vita di carità di fratel Ettore Boschini.
Non stipuliamo convenzioni:
viviamo di donazioni e di quello che mettiamo in comune noi e i nostri ospiti.